giovedì 25 marzo 2010

Talk Radio

Il 5 ottobre 2009 ci ha lasciato Gianni Elsner.

La sua notorietà era limitata semplicemente al mondo delle radio private di Roma, ma non reputo sbagliato spendere due parole per un vero e proprio pioniere di un certo modo di fare radio, almeno per ringraziarlo per la compagnia che mi ha fatto nelle pause di studio, nelle code in mezzo al traffico.

Gianni Elsner (nato a Merano nel 1940) aveva un background di attore teatrale (accademia d'arte drammatica). Da giovane, come si dice in questi casi per "sbarcare il lunario", arrivò a Roma dove venne investito da una malsana passione per la città e, purtroppo per lui, per la Lazio.

Attore teatrale di medio successo, quindi in un mondo di media incolti e massificati rischiava di restare un signor nessuno. Particine con Gino Cervi in Maigret, non molto altro. Ma inventò un modo nuovo di fare radio (inizio anni 70) . Faceva ogni giorno 4 ore di diretta da casa sua, e oltre alla sua passione sportiva, faceva passare messaggi diversi, tante battaglie anche del tutto personali in favore e protezione delle differenze.

All'inizio degli anni ottanta parlamentare con i radicali, scelse di devolvere l'intero stipendio ad una casa di riposo per artisti. Escluso dal partito perchè non versava il suo obolo nelle casse interne, finì la legislatura da indipendente, e tornò a fare solo radio. Il suo modo di fare radio, però, non era eguagliabile da nessuno.

Si batteva per pubblicizzare piccole compagnie teatrali con lavori innovativi, cercando di fare avere biglietti a prezzi "sociali" per gli ascoltatori, ma riempendo i teatri. I suoi ospiti, che riceveva nella sua casa studio, erano in linea con un modo di fare radio "diverso". Le sue letture da "Il sole dei morenti", Pamela Villoresi che recitava "A Silvia" , Roberto Benigni dopo l'Oscar (stiamo parlando di una radio locale a mezzogiorno, non della tv in prime time) Sabrina Ferilli, Gigi Proietti, giocatori di Roma e Lazio, registi, cantanti, attori, scrittori, politici, varia umanità con qualcosa da dire.

Tanti impegni umanitari, quello più bello è una raccolta fondi che va avanti da circa 15 anni che permetterà a più di 1300 bimbi del Paraguay di avere un cursus studiorum garantito. Una sua battaglia personale verso i familiari di Giorgio Bassani (cfr Il Giardino dei Finzi Contini) che negli ultimi anni lo avevano fatto interdire. Tanta compagnia alle persone anziane, bellissima cura per il linguaggio (adoravo quando buttava giù il telefono a chi diceva "attimino" o massacrava chi sbagliava la consecutio), insomma una persona che non era facile chiudere all'interno di qualsivoglia schema.

Una persona buona, con il dono di una voce da vero attore teatrale, calda e magnetica anche quando impostata. E proprio un male incurabile alle corde vocali, brutto scherzo, lo ha consumato. Andato in onda quasi fino alla fine, ma aveva bisogno di pause sempre più lunghe in trasmissione. Ma era sempre lui, vero, viscerale, burbero, ma con un cuore enorme e un approccio "open minded" non da poco.

Una persona perbene. Mancherà.

Qualcosina in rete

http://www.giannielsner.it/
http://it.wikipedia.org/wiki/Gianni_Elsner

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