mercoledì 5 maggio 2010

Who needs enemies... /3

Oltre a non essere propriamente un fuoriclasse a briscola , il buon diavolo che avevo per vicino di banco al liceo aveva delle tecniche di networking col gentil sesso a volte opinabili, almeno. In estrema sintesi, non è che col fascino del cinquantenne quando sei al liceo hai poi tutto questo successo. Il problema, in effetti, è che lui era cinquantenne dentro. Esistenzialismi astratti, discorsi da italiota vero, di quelli con l'autoradio nella mano destra, gusti musicali che andavano da Fred Bongusto a Milva. Diciamo appena demodè. Ciononostante, non era neppure un tipo malvagio e ogni tanto mi omaggiava con qualche breaking news su tipe che aveva puntato. Un pomeriggio, mentre si studiava insieme, mi racconta addirittura che il giorno prima era tornato con l'autobus con quella della IID, quella moretta con i capelli all'indietro. Chiedo subito "Quella con le tettone?" (è sorprendente quanti pochi elementi siano necessari a diciassette anni per costruire un identikit incontrovertibile). "Si, bravo. Proprio lei". Mh. Realizzo anche qualcosa altro, che ovviamente tengo per me solo.

Bene.

Nei giorni successivi vengo aggiornato meticolosamente sul flirt nascente, che pareva andare avanti un po' a corrente alternata. "Sai, oggi mi ha consigliato un libro". "Boh, oggi mi pareva un po' freddina". "No, oggi era di buonumore, mi ha pure detto che ha il cane" (Sapevo del cane, e non solo...). Insomma, a suo modo stava portando avanti le trattative con onesto successo, e si sentiva pronto per il grande passo... "Domani l'aspetto alla fermata e le chiedo se vuole venire al cinema". In bocca al lupo, come di prassi. Confidente che il destino a volte aiuta, resto in attesa del minuzioso resoconto serale, che arriva puntuale con la solita telefonata.

Incipit trionfale: "Io le donne non le capirò mai!"

- Che è successo?

- L'ho aspettata alla fermata, è arrivata, oggi si vede che era un po' incavolata

- Beh?

- Io le parlavo, si e no mi rispondeva, a un certo punto sull'autobus s'è proprio girata

- Ah.

- Io comunque le ho chiesto se volevamo andare al cine domani pomeriggio, e a quel punto è proprio scesa, tre fermate prima. Ma che cavolo le avrò mai detto?

- Io un'idea ce l'avrei...

- Che idea?

- Era la gemella sbagliata...

- Mapporc....Hai capito perchè questa andava a giorni alterni. Era l'altra! Ma tu lo sapevi che erano due gemelle?

- Ovvio

Ora non è tanto il fatto che io abbia taciuto la perigliosa realtà in cui il nostro eroe tentava di intrufolarsi, ma diamo atto alla gemella silenziosa di essere veramente un genio del male, una regina dell'identity stealth ante litteram... Applausi!

Nessun commento:

Posta un commento