venerdì 21 maggio 2010

Feynman!



Per chi ha fatto studi scientifici, credo sia difficile trovare una figura con un fascino maggiore di quella di Feynman. Non parlo qui solo del fisico premiato col Nobel, del padre dell'elettrodinamica quantistica, ma anche e soprattutto dell'uomo Feynman. Anzi, a dirla tutta, del personaggio Feynman!

Rimasi estasiato dalla lettura di un paio di libri divulgativi, veri e propri distillati delle esperienze di una persona dalle caratteristiche uniche, che ha dato alla scienza un contributo irripetibile sotto molti aspetti. Integrità, qualità e quantità, originalità dell'approccio.

Richard Feynman è stato un fisico teorico di valore assoluto. Reclutato nel progetto Manhattan, lavorò alla costruzione della bomba collaborando con Fermi, Einstein, Bohr.

Non ebbe semplicemente una formazione a tavolino. Da bambino, durante la Grande Depressione, riparava le radio a valvola ragionando, cercando di capire se c'era qualcosa che non funzionava nell'ordine dovuto, che scaldava troppo o troppo poco. Ogni problema della vita quotidiana veniva affrontato in modo laterale. Esilarante il racconto della parallelizzazione del taglio dei fagiolini nella cucina dell'albergo, terminato in un lago di sangue. Cursus studiorum fulmineo, e come ogni laureato in materie tecniche in quel periodo venne assorbito nello sforzo bellico. Dopo la bomba, ebbe bisogno di una pausa di riflessione su quello che aveva fatto fino a quel momento, e su quello che avrebbe voluto e potuto fare dopo. Maturò un profondo concetto di irresponsabilità attiva della figura di scienziato, troppo complesso per essere liquidato in due righe.

L'insegnamento universitario, la sfida della didattica, la comprensione della natura e delle sue leggi spinta fino ad un punto dove non era ancora arrivato nessuno. Fu il primo a formulare e rendere coerente l'elettrodinamica quantistica e venne insignito del Nobel. Contributi pionieristici anche nel campo delle reti neurali e dell'intelligenza artificiale. Partecipazione fondamentale alla commissione di inchiesta governativa sulla tragedia dello Shuttle del 1986. Morì di cancro nel 1988.
Il personaggio Feynman è una miniera di aneddoti. Esilaranti, improbabili, rivelatori. A volte commoventi, come la vicenda della prima moglie Arlene, morta giovanissima per un linfoma. Ma poi, quanti Feynman conosciamo? Il percussionista in un carro del carnevale di Rio, l'avventizio che accetta una sfida di calcolo contro un venditore di abachi in un bar, il duro che non arretra in una rissa da night club e il giorno dopo fa lezione con l'occhio nero, il disegnatore dilettante (pseudonimo: Ofey) che arriva ad esporre una personale apprezzatissima in una galleria di Pasadena, e viene ingaggiato per decorare le pareti di un bordello d'elite. Il turista che in taxi visita i bassifondi di Port of Spain e si fa raccontare le vite di coloro che stanno "in basso". L'apprendista playboy che va a ripetizione da una cantante di night club e dal marito presentatore. La preparazione maniacale del verso della rana da rifare durante la cerimonia del Nobel, le figuracce con reali e accademici impagliati di mezzo mondo. I discorsi di fine anno al Caltech, sbracciandosi come un attore davanti agli studenti estasiati.
Non posso e non voglio esaurire una figura splendente come Richard Feynman in un post. Nutro una robusta invidia per chi ci ha interagito, per chi lo ha avuto come docente, o semplicemente come amico o conoscente.
Per chi volesse approfondire, due facili volumetti divulgativi editi da Zanichelli che raccontano bene il personaggio: "Sta scherzando, Mr. Feynman" e "Che ti importa di ciò che dice la gente?"
Ulteriori spunti in rete, e reputo carino distinguere immagini e altre fonti.
Ah, la radice quadrata di 2704 ovviamente è 52 :)


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