martedì 4 gennaio 2011

Inverni nordici


Siamo reduci da una bella vacanza natalizia. Tante novità, i bimbi per la prima volta in aereo, per la prima volta fuori dall'Italia. Una meta un po' anticonvenzionale per le vacanze natalizie, pensavo un po' ironico vedendo ai check-in le solite code per la solita Sharm (nulla contro, ma ormai pare la definizione da vocabolario del turismo di massa...).

Una bellissima settimana danese, sullo Jutland, nelle vicinanze di Arhus. Copenhagen sta là sul suo isolotto, noi siamo stati in zone frequentate in pratica solo da locali. Ospitati, mi viene da dire coccolati da L, inossidabile amico di una vita che abita in un posto un po' decentrato, con relativi pregi e difetti. I pregi sono ovviamente cose che ognuno di noi, costretto in una vita cittadina, si può tranquillamente scordare. Spostamenti facilitati dal fatto che in Danimarca il traffico privato è disincentivato (anzi, proprio penalizzato), aria pulita, quel bel freddo secco che ti fa sentire bene anche a -9 gradi.

Un silenzio ovattato, che avevo quasi scordato. Il primo impatto è stato proprio all'arrivo in aeroporto. Dovendo cambiare volo, c'è modo di fare un confronto fra Amsterdam, aeroporto enorme, trafficato, molto ben organizzato, rumori e luci anche con la neve intorno... e l'arrivo a Billund: vuoi per il posto piccolo (unica attrazione Legoland, anche chiusa d'inverno), vuoi per l'ora tarda, vuoi per la robusta nevicata che ci ha accolto, ma l'unico indizio di avvicinamento all'aeroporto era solo la depressurizzazione. Non una luce, non un abitato. Nulla. Neve e silenzio, che a volte non dispiace neppure.

Non troppa gente (non è un posto morto, è solo un po' fuori mano). La possibilità di apprezzare una specie di "natura metropolitana" diversa, il rumore dei passi attutito, i laghetti ghiacciati che si trasformano nell'equivalente dei parchi giochi delle città, con le discese per le slitte, la barca incagliata, bambini che giocano, le anatre al centro del lago. Ok, può non essere il massimo se lo si considera in pianta stabile, ma come variazione sul tema ci stava proprio tutta. 

E ci è piaciuta tantissimo!

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