mercoledì 4 agosto 2010

Delfini!

L'interazione con gli animali è uno dei processi che nella vita di ognuno di noi, a vario titolo, non manca. L'animale domestico, qualche passaggio allo zoo in età infantile. Libri, documentari, favole. E' un processo che ci mette di fronte ad un modo di vedere le cose "primordiale". Gli animali sono diretti, onesti quanto i bit. Bisogni, pulsioni, affetti. Tutto così lineare.

Mi piace, non ho difficoltà relazionali. La sincerità dei cani, l'approccio sornione dei gatti, anche l'eterno stato di cuccioli dei conigli. Tutto carino, tutto con un po' di vissuto dietro che ricordo volentieri.

Ma i delfini!

Sembra quasi che il rapporto sia capovolto. Magari sarà per la grandezza e la forza che hanno. Danno quasi l'impressione di essere loro a guidare il gioco, con l'aria beata ed irridente che mostrano. Vuoi che ti porto a spasso in acqua? Accontentato. La camminata sulle pinne? Avanti o a retromarcia? Il salto fuori acqua da fermo? Due metri con un colpo di coda. Continuiamo? E li vedo sorridere, interagire, capire. Comunicare.

Ho avuto la possibilità di far vedere ai miei bimbi uno spettacolo di delfini dal vivo, e durante il mio viaggio di nozze passai un'ora e mezzo stupenda a fare il bagno coi delfini a Xelha, in Messico. In un parco protetto, in acqua con loro, con gli istruttori (invidia!!!) che dalla riva del laghetto ci raccontavano vere e proprie "storie di vita" di questi mammiferi, in modo interattivo. I delfini che facevano appunto i loro numeri passando in mezzo a noi, umile turistame di terra.
Il momento delle foto... si mettono in posa affianco a te mettendoti la pinna dietro le spalle, ti baciano sul viso, si fanno abbracciare, dando proprio l'idea che stai abbracciando un'altra persona, non un pesce squamoso.
No, non si può raccontare tutto. Bisogna farlo. Ogni tanto mi riguardo la foto in cui sono ritratto "mano nelle pinne" con il delfino, la faccia felice.

Considerazione laterale. Tutte o quasi le occasioni che abbiamo per vedere dal vivo i delfini o interagire con loro implicano il fatto che si tratta di animali comunque privati della loro libertà. Un po' bisogna pensarci. Bisogna capire, verificare come stanno questi animali. E' bello vedere l'intimità del contatto che si crea con l'addestratore. Ma sempre di animali in cattività si tratta. In mare aperto non sono avvicinabili con le buone (provate ad inseguire un pesce a nuoto) e potrebbero non essere sempre disponibili (stiamo parlando di animali grossi).

Restano comunque i protagonisti di uno degli spettacoli più belli che la vita in mare può regalarci.

Let's go Phins! ;)

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