mercoledì 24 marzo 2010

Mardi Gras


New Orleans non è una zona florida dal punto di vista economico. Economia "a stento", turismo stagionale, un po' di storia del jazz, e Bourbon Street. L'uragano Katrina ci mise del suo, e la zona divenne "depressa" secondo tutte le accezioni del termine. Sportivamente, i New Orleans Saints sono sempre stati il resto di nulla, nonostante negli anni ottanta schierassero il grandissimo Archie Manning, papà di Peyton e Eli. Peyton Manning gioca con i Colts, è nettamente il miglior quarterback di questa generazione, Eli Manning gioca con i Giants, un bel talento anche lui, un po' più raw. Vabbè, dato crudo: i due fratellini Manning da soli hanno contratti garantiti con un numero di zeri enorme...

I tifosi dei Saints si riconoscevano storicamente perchè andavano allo stadio con le buste di cartone della spesa calate in testa per la vergogna. Nel 2005 Drew Brees venne "cordializzato" dai San Diego Chargers per problemi alla spalla destra, quella che lancia. I Miami Dolphins non se la sentirono di rischiare (porca miseria!!!!) e i Saints in sostanza lo presero su per un tozzo di pane (insomma, non proprio).

Brees è un atipico. Non è un colosso, è un semplice 1.78 per 85 chili. Da ragazzo, in Texas, quando era una promessa del tennis batteva con discreta regolarità Andy Roddick.

Brees è una persona per bene. Nel post Katrina iniziò subito a darsi da fare, come pure la famiglia Manning: ha organizzato raccolte di fondi, attività per togliere i giovani dalla strada sia con il football che con altre cose, insomma un bell'esempio di "giving back to the community". Quando ero ricoverato e persi il mio viaggio a Londra per vedere Saints-Chargers, mi raccontarono che nel dopo partita si fermò a farsi le foto praticamente con tutti (anche con i miei amici), e a fare autografi. E una partita di football non è rilassante. Insomma, una bella persona. A New Orleans, a prescindere dall'esito del Superbowl, hanno iniziato a festeggiare da una settimana prima della partita. Pensate cosa è successo alla fine, dopo la vittoria. "Buddy Brees", miglior giocatore dell'incontro, è ovviamente stato nominato "King Bacchus" del Mardi Gras di New Orleans.

Tutto il precedente sproloquio risponde alla eventuale domanda "Chi è quel tizio vestito di nero e oro?"

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