venerdì 18 novembre 2011

Maya's Blog

Real Politik secondo Maya :)
Da qualche giorno ho scoperto un blog che è un piccolo capolavoro. Prendendo spunto da una intervista televisiva all'autrice, m'è venuta la curiosità di approfondire e ho visto davvero un modo di fare blogging del tutto personale, accattivante, voglio usare proprio il termine talentuoso.

Amalgam è il comic blog di Maya Zankoul (1986), bravissima graphic artist libanese. Il blog negli anni scorsi è diventato una bella success story, e la sua trasposizione su libro ha avuto un successo commerciale notevolissimo. Strameritato!

Maya si diverte a leggere l'impigrimento mentale della borghesia libanese, con un occhio e una sensibilità che vengono resi in maniera quasi magnetica dalle sue capacità grafiche. Ha un gusto per l'ironia sottile, per voler mettere educatamente in ridicolo la corsa al modello occidentale. Gli status symbol quali il domestico filippino, l'ossessione per la chirurgia estetica femminile che alla fine ha l'effetto paradossale di produrre tanti cloni, tanti modelli uniformati a una sorta di ideale stereotipato. Ogni fenomeno massificato viene irriso con garbo. Dalla corsa allo spam natalizio su Facebook alle signore bene che chiacchierano dal parrucchiere. E ci sono anche richiami alla sua vita personale, all'inizio del suo nuovo lavoro, alle sue paranoie (esilarante la sequenza di vignette sugli antifurti delle auto di notte). 

E' un blog che invita alla risata intelligente e ha una veste grafica davvero notevole (è il suo lavoro). Mi è piaciuto un sacco il Zankoulizer, una app che permette di comporre il proprio avatar utilizzando i suoi disegni (capelli, viso, bocca). In plain words: ci sa fare!

Ho provato e riprovato a cucirle addosso un paragone, per curiosità mia. Come atmosfere, come essenzialità dei tratti può evocare Persepolis. Ma Marjane Satrapi racconta altri tipi di storie, ci fa pensare, ridere e commuovere insieme e fa un uso magistrale del bianco e nero. Mentre Maya ha sì un tratto essenziale ma usa i colori, sebbene in modo discreto. Il bianco e nero di Persepolis secondo me spesso è proprio un campanello semantico, mentre su Amalgama tutto è molto più semplice senza essere scontato. Un tipo di intelligenza pronta e sintetica. Respect.

Insomma alla fine Maya ha trovato il modo di usare al meglio il suo talento e riesce a viverci sopra e sta diventando (con merito) una graphic artist riconosciuta. Le ho chiesto il permesso di utilizzare una delle sue immagini per accompagnare questo post e mi ha risposto in maniera gentilissima nell'arco di poche ore :)

Un consiglio: prendetevi una mezz'ora e usatela per vedervi il suo blog: mayazankoul.com.
E' un po' come aprire la finestra e fare entrare aria nuova.



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