giovedì 19 gennaio 2012

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Passeggiata crepuscolare a Horsens
Sottotitolo: diario minimo della vacanzina danese.
Per argomenti e senza cronologia...

Il senso del gusto.
Abitare per una settimana con uno chef è una esperienza che mi mancava. In quei giorni M ci ha deliziato veramente con la sua arte, non è una forzatura. Non so da dove iniziare. Dagli gnocchetti con le chele di granchio con cui siamo stati accolti, all'ossobuco al sugo del giorno dopo, con quel sugo che era talmente buono che lo abbiamo riciclato per il primo la sera stessa. E la ricetta del brasato, mirabilmente messa in campo da L per il cenone, e il tortino al cioccolato (moglie, ti ricordo sempre che la ricetta che hai copiato è per sessanta porzioni...), le bistecche. E il maiale. Nell'iperuranio ora starà pensando che se è finito in mano a uno così la sua vita ha avuto un senso. Braciole, fegatelli, porchetta, salsicce e una pancetta speziata come si deve, con il grasso che aveva assorbito bene il gusto e mandava un profumo che catturava. Lo so, qui la parola non rende. Fidatevi. E a tavola tutti insieme, un silenzio che di tanto in tanto veniva incrinato da qualche mugugno concupiscente. E le chiacchierate con lui, che ci raccontava le sue storie di vita condite da una bella inflessione toscana. Grazie M!

Religione e geografia
Tratto di autostrada danese, con una parte in leggero dislivello. L che va a ruota libera "Questa parte qua è famosa, è la Variante di Vejle, non so da quanto è che stanno a rompe le palle pe ottocento metri de autostrada, pure sui telegiornali... Poi qui a sinistra è il punto più alto di tutta la Danimarca, me sa che non arriva nemmeno a quattrocento metri... però c'è 'na specie de santuario, davanti c'è pure un monumento, tipo la madonna de San Paolo...". Segue meditativo silenzio... Mi viene da vergognarmi. Cavolo, vivo a Roma, una delle opere in una delle sette basiliche maggiori, dovrei conoscerla, no? Niente, nè io nè mia moglie riusciamo a capire se ci sia una statua o un dipinto nella basilica. 
Ma L aggiunge: "No, la madonna quella che sta a San Paolo in Brasile, quella con le braccia spalancate..."
"Aoh, quello è Gesù Cristo e sta a Rio, vedi un po'..."
"Ah, me pareva"
Fatto sta che da quel momento la statua, per venire incontro alle esigenze di tutti, è stata ribattezzata Il Redentøre.

Angry Birds.
E' ufficiale. Genera dipendenza. Si tirava tardi per stanare i porci dai loro fortilizi, ma ho comunque affinato tecniche balistiche notevolissime. Mi sono autoproclamato cavaliere Jedi, al motto di "Usa la forza Luke. Usa l'uovo e la gallina". E ho trovato l'intera collezione in un negozio di giochi :). Caw-caw!

Horsens
Nel sentire comune, il porto spesso è il punto malfamato di una città. Per strano che possa sembrare, in paesi diversi dall'Italia ci sono amministratori pubblici che fanno anche delle cose sensate. Intorno al porto di Horsens sono state costruite infrastrutture di ottima qualità e la città nel tempo ha promosso la sua immagine come posto di tendenza dello Jutland. La città non è grande, ma ha una edilizia gradevole ed equilibrata, ampie zone pedonali con locali per tutti i gusti, il porto è stato integrato in maniera intelligente e oltre ad assolvere alle proprie funzioni strutturali è anche un posto caratteristico. E sono stati creati spazi e luoghi per eventi, grandi concerti, punti di aggregazione. Con un po' di sana intelligenza, il risultato è carino.

La divanocicletta
Porcaccia la miseria, che non li ho fotografati. Ci passa a trovare una coppia di amici di L. Caffè, chiacchieratina incrociata fra inglese, italiano e danese, persone allegre ed estroverse. Ci salutano per tornare a casa. In bicicletta. Ma non ognuno con la sua, nè con un tandem. Il telaio è quello di un tandem, ma al posto della parte anteriore avevano installato un divanetto con cuscini dove lei si è leggiadramente adagiata, col suo vestito colorato e col fiore rosso in testa, salutandoci. Lui in effetti faticava un po' sui pedali e soprattutto con lo sterzo. Ma quanto erano caratteristici. E un applauso alla loro originalità e alla loro simpatia, davvero.

E non vogliono crescere...
Capodanno, mezzo pomeriggio. Momento di stanca in casa. "Annamo a fa' du lanci, va". Non possono mancare. Noi col football alla fine ci siamo cresciuti. Ci troviamo un cortiletto di un ufficio chiuso, ci mettiamo lì a lanciare. Senza eccedere, non siamo più due ragazzini. Ma un gusto. Un po' di braccio ancora c'è. La mira pure. Sono andato in difficoltà quando il pallone mi ha superato ed è finito nel giardino dietro di me, addosso alla cassetta delle lettere. Camminando ad altezza nano da giardino ho ripreso l'oggetto, e abbiamo ricominciato. Mezz'oretta, non oltre, anche perchè la luce del giorno era finita e tra quando vedevi la palla arrivare e quando questa ti si stampava in faccia ormai avevi un margine di due o tre decimi. Non esageriamo, va.

Il titolo del post
"Password scaduta". Con quel che ne deriva :)


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